Presidente Sergio Mattarella a Forlì, al fianco della popolazione romagnola
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nella giornata di martedì 30 maggio, ha raggiunto le zone alluvionate della Romagna atterrando all’Aeroporto di Forlì.
Dopo aver sorvolato le zone maggiormente colpite dall’alluvione, il nostro Presidente ha scelto come prima tappa della propria visita il piccolo borgo di Modigliana, devastato dalle frane. Qui, insieme al sindaco Jader Dardi, il Presidente Mattarella ha percorso le vie del paese ed è stato accolto da una folla di cittadini che gli hanno tributato applausi e inni.
Successivamente il Presidente Mattarella ha raggiungo piazza Saffi a Forlì per il primo incontro istituzionale alla presenza del presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini e del sindaco di Forlì Gian Luca Zattini, durante il quale i bambini forlivesi lo hanno accolto intonando “Romagna Mia”, mentre i volontari che hanno lavorato duramente durante la fase emergenziale hanno tenuto un colloquio con il Presidente Mattarella e lo hanno omaggiato di elementi simbolo come una delle loro divise.
Queste le parole del Presidente “Ringrazio molto il sindaco per questo benvenuto e per l’incontro. Questa è una piazza che ha visto tanti momenti importanti nella storia della città, compreso questo momento difficile. Ho visto tante ferite nel territorio e so bene quanto vi sia da riprendere, con coraggio e decisione, per rilanciare la vita comune”. Ha aggiunto inoltre “So che ce la farete, tutta l’Italia vi è vicina e non sarete soli in quest’opera importante”.
Altre tappe della giornata sono state un sopralluogo al teatro Rossini di Lugo, la visita a Cesena e l’incontro con i 108 sindaci delle città colpite dall’alluvione a Faenza.
La visita del Capo di Stato è stata una vera carezza per la popolazione del nostro territorio, per i volontari arrivati da tutta Italia per portare in salvo sia persone che animali e oggetti e rimuovere acqua e fango dai paesi e per la nostra amata Romagna, pronta a rialzarsi nonostante questo duro colpo.
Teniamo botta!