FORLÌ AIRPORT ADOTTA IL MOTOTOK, IL PUSHBACK ELETTRICO DI ULTIMA GENERAZIONE ANTI INQUINAMENTO
Si chiama Mototok ed è un pushback elettrico di ultima generazione utilizzato nella movimentazione degli aeromobili dal gate alla pista.
È stato acquistato con l’obiettivo di raggiungere i primi, importanti risultati per il massimo efficientamento delle risorse umane, economiche e quale soluzione tecnologicamente avanzata nel contrasto all’inquinamento ambientale.
A differenza dei pushback tradizionali, il Mototok vanta un design innovativo: ha dimensioni ridotte, tanto da renderlo non paragonabile ai classici “trattori” impiegati nelle operazioni aeroportuali.
Il Mototok Spacer 8600 in dotazione all’Aeroporto di Forlì è utilizzabile su tutta la linea Boeing 737, la linea Airbus 319-320 (incluso Neo), la linea Airbus 220, Embraer 190, Dash 8, Gulf Stream, Bombardier CRJ, Embraer ERJ.
Viene impiegato sia nella spinta e nel traino dell’aereo dal parcheggio alla via di rullaggio – per le procedure utili al decollo – con i passeggeri già a bordo, sia nello spostamento degli aeromobili da/per l’hangar manutenzione.
Nell’attività in hangar è la miglior soluzione percorribile: privo di cabina, motore, cambio e trasmissione non necessita di particolari spazi di manovra; in buona sostanza si va ad ottimizzare l’intera l’area disponibile internamente.
Il mezzo ha una autonomia di circa 50 spinte. L’operatore abilitato ha il pieno controllo della macchina tramite il telecomando wireless.
Dal suo primo impiego a oggi sono stati movimentati oltre 300 aeromobili: l’addestramento ridotto – non necessita di patenti speciali – rende il Mototok idoneo a un più ampio numero di operatori.
Il computer di bordo consente altresì di comunicare con la sede centrale Mototok e interagisce via Wi-Fi, scheda SIM, Bluetooth o Ethernet.
Tramite qualsiasi dispositivo digitale, si possono controllare alcuni parametri, mentre Mototok può modificare le impostazioni e verificare il funzionamento dei sistemi. È uno strumento per la manutenzione predittiva e la risoluzione dei bug: a differenza dei mezzi tradizionali non abbisogna di manutenzione costante sulla componentistica. L’unica attività regolare è la ricarica del pacco batterie.
Il movimento dello Spacer può essere monitorato mediante il GPS di bordo. Il software viene costantemente aggiornato e in futuro si aggiungeranno nuove funzioni come, ad esempio, la guida autonoma su percorsi pre-configurati.
Marco Valeriani
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