Pillole di storia, l'aeroporto di Forlì dagli Anni Trenta ad oggi. Un'emozione in volo da quasi un secolo

L’aeroporto di Forlì sorge all’inizio degli anni ’30 come campo d’aviazione militare e tale rimane fino all’inizio degli anni ’60.

Negli anni ’50 la pista viene allungata ed attrezzata con sistemi luminosi. In questo periodo di sviluppo dell’aviazione commerciale la compagnia aerea ITAVIA è alla ricerca di uno scalo in Emilia Romagna che le permetta di aprire nuove linee, sia nazionali che internazionali.

L’aeroporto di Bologna non è ancora dotato di attrezzature airside adeguate ad un traffico commerciale, in modo particolare per quanto riguarda la pista, e così viene scelto lo scalo di Forlì.

Il movimento commerciale raggiunge presto un volume giornaliero di una decina di voli con destinazione Roma, Ancona, Milano, Treviso, Francoforte e Monaco di Baviera.

A seguito dell’incremento del traffico commerciale, l’aviazione militare cura nel 1960 la realizzazione dell’aerostazione passeggeri, un edificio esagonale in cemento armato e muratura che, modificato ed ampliato, è tuttora in uso.

In questa prima fase commerciale dell’aeroporto operano anche voli charter dal Nord Europa, stagionali a carattere turistico.

Nel 1991 inizia un periodo di ripensamento sul ruolo della struttura. La storia recente degli aeroporti nazionali è caratterizzata dalla rincorsa alla domanda di trasporto passeggeri.

Nell’agosto del 2001 la compagnia aerea a basso costo Ryanair firma un accordo pluriennale  con Forlì per l’attivazione di un primo collegamento giornaliero annuale Londra-Forlì-Londra.

Nel corso del 2004 l’aeroporto di Bologna viene chiuso nei mesi di maggio e giugno. In questo contesto va ricordato che lo scalo di Forlì ha soddisfatto, con un alto indice di gradimento, tutte le esigenze derivanti dalla chiusura dello scalo bolognese che ha dirottato in soli due mesi ben 242.000 passeggeri.

Dopo diversi anni di chiusura, nel novembre del 2018 viene firmata la concessione con la nuova società di gestione F.A. S.r.l., a cui viene consegnata l’infrastruttura a seguito di un bando europeo vinto. Il 6 luglio 2020 F.A. S.r.l. ottiene da ENAC il Certificato di Aeroporto, il 22 ottobre 2020 il regolamento di scalo ed il 28 ottobre 2020 l'ENAC le rilascia la certificazione di gestione per i servizi di handling.

Dopo alcuni tentativi di ripresa commerciale con alcune compagnie - quali Air Dolomiti, Air Horizont, Lumiwings - nel luglio 2022 la compagnia low-cost irlandese Ryanair, dopo aver interrotto le attività nel 2008, comunica il suo ritorno all'Aeroporto Ridolfi con rotte verso Katowice e Palermo.

Nel frattempo lo scalo si organizza in proprio per ricollegare la città di Forlì a diverse mete italiane ed europee, qualcuna annuale, altre stagionali: Sicilia, Sardegna, Campania, Puglia, Grecia, Austria, Romania e Boznia Erzegovina.

A marzo 2025 la compagnia di bandiera georgiana Georgian Airways annuncia una nuova rotta settimanale per Tbilisi, operata dal 24 aprile.

Il 10 aprile 2025 lo scalo vive una giornata storica: i reali d'Inghilterra Carlo III e Camilla, provenienti da Roma, atterrano al Ridolfi alle 12.44 con il loro aereo per poi recarsi in auto a Ravenna per una giornata di turismo e incontri sul territorio.

(Nella foto, un'immagine dall'alto della pista del "Ridolfi" oggi)